l’arte non esiste.

L’arte non esiste!

Potrei concludere così, o potrei non affermarlo, semplicemente ignorare l’arte!

A volte resto basito nel sentire che molti confondono il gesto artistico con l’arte, il gesto artistico con la bellezza! Come se l’espressione artistica fosse vincolata alla bellezza!

Che poi, a ben vedere il concetto di bellezza è assoluto, non lo è la nostra capacità di riconoscerlo.

L’arte non esiste come concetto assoluto, l’arte non ha nulla a che vedere con l’artista. Una pessima opera può essere prodotta da un grande artista, ma la grandezza dell’artista è riconoscibile in qualunque sua opera. Semplicemente perché l’artista non è l’opera, va oltre in quell’oltre entusiasmante del riconoscimento dell’energia sublime che avvolge in un cerchio mistico opera e artista, creando l’impossibilità per il fruitore di scindere l’uno dall’altra!

Che l’arte sia un semplice prodotto commerciale, come quelli che si trovano in un supermercato, non lo dico io, che la pittura sia o un investimento o un ardita macchia di arredamento è palese!

Se non ci fossero state le grandi commesse della chiesa, non avremmo un arte rinascimentale! Il Prado, il Louvre sono piene di Cristi e madonne, angeli e crocifissioni, poi, sempre al Prado girovagando entri nella stanza del Goya, e davanti alla fucilazione tutto scompare, c’è solo lui!

Picasso già aveva una grande fama nel periodo blu, poi dopo la visita in un ospedale di malati di sifilide, e pare alle grotte di Altamira, lui, in un impeto di follia dipinse “Le Mademoiselle d’Avignon!” Dicevano che lo avrebbero trovato impiccato dietro a quel quadro, lo insultarono e criticarono, ma lui che a 25 anni dipingeva come Raffaello, diceva che gli sarebbe occorsa una vita intera per dimenticarlo!

Lo so, grandi artisti, Caravaggio, Michelangelo, che lavoravano per la chiesa, hanno lasciato opere incommensurabili, ma i chiari e scuri non li ha inventati Caravaggio, li ha semplicemente riprodotti con grande capacità tecnica! E Michelangelo affermava che la scultura fosse già nel marmo, lui la vedeva! Se la strappava dal marmo a morsi e graffi era perché l’opera già viveva nella sua anima, doveva semplicemente renderla palese per chi non aveva arte nel cuore! Alcuni illuminati riuscivano, riescono a captare alcuni sprazzi di quella luce, quando questo succede, l’opera e l’artista diventano un insieme di onde d’energia sublime!

A parte che riprodurre la bellezza significa di per se non averla riconosciuta. Occorre produrre non riprodurre, c’è differenza.

Sono un poeta? Scrivo, versi, e non versi, elucubrazioni più o meno ardite, schiavo di una certa logorrea!

Ma non è la mia scrittura a fare di me un poeta, lo è la mia capacità di “sentire”, il dolore, la gioia, tutto in maniera devastante, a volte ho una sorta di sindrome di Stendhal, quando il verso mi si avvinghia alle ossa, come un coltello che scava la carne è la mia poesia. Amo la bellezza, a volte riesco ad essere contemplativo, ma più spesso sono una discarica di emozioni che debordano da me lasciandomi senza fiato!

La poesia? Mi fa schifo, (non la poetica) monopolio di un manipolo di intellettuali snob che la credono proprietà loro. Se la giocano in oscuri circoli dove dovrebbe fluttuare l’intelligenza che loro spesso confondono con una pseudo cultura borghese!

Si lo so, vomito sentenze, sarà la vecchiaia che avanza? Ero meno furioso da giovane? Non lo so, potrebbe essere che la noia dell’esistere ammorbi le mie cellule assuefatte al virus umano.

Il mio universo sarebbe comunque la poesia, perché sono palesemente pigro, lascio circolare, scorrere parole che a volte diventano verso, spesso mi sono sentito dire: elimina il superfluo! Ma io scrivo per il superfluo! Amo il superfluo, le parole che s’inseguono che s’avvinghiano all’anima, come scorie, io amo le scorie!

ARTE

L’IMPROVVISAZIONE MUSICALE, O COMPOSIZIONE ISTANTANEA, LA POESIA CHE ESPLODE IN UNA LETTURA PERFORMATIVA, LE PERFORMANCE IRRIPETIBILI, L’ACTION PAINTING, LA DANZA VOLUTTUOSA  SENZA LIMITI DÌ SUONO E DÌ TEMPO!  IL TEATRO CHE SIMULA LA VITA CHE A SUO VOLTA SIMULA IL TEATRO.

Il mio essere di origine pecoraia,  probabilmente ignorante, mi rende detestabile il noioso universo della cultura snob e autoreferenziale, laureati in architettura che lavorano in banca, che non leggono nulla, letterati che analizzano scritti e scritti, senza assorbire nulla della grandezza di una brutta poesia!

Sono un quasi artista che ha scelto o costretto se stesso ad essere inutile, come ogni espressione della mia arte! Non ho note o parole che possano trasformarsi in commercio, lo so, ne sono consapevole.

Quando una mia opera piace, la prima domanda che mi pongo: avrò sbagliato qualcosa? Sono masochista, gli artisti che amo, navigano nel mio stesso mare, a volte ne godono, altre gridano!

Un tempo, gestivo una galleria d’arte, gli artisti non pagavano, ogni mercoledì presentavamo artisti performativi, il giovedì conferenze di medicina alternativa! Si chiamava “ Centro d’arte Masaorita!”

Ricordo che feci un esperimento concettuale, esposi cornici vuote, davanti su di una colonnina c’era un libretto con il racconto del quadro! L’esperimento consisteva nell’osservare l’atteggiamento della gente che leggendo le indicazioni nel libretto, le cercava nella cornice vuota! Alcuni le vedevano! Il fine era quello di determinare: l’arte è nell’oggetto? L’arte è nel creatore dell’oggetto? O l’arte è in chi guarda?

Ho parlato di arti figurative e poesia,  la musica è peggio, oggi si parla di progetti, legati alla visibilità sui social, ma il dramma vero non sono i musicisti, ma gli ascoltatori, incapaci di discernere tra riproduzioni tecnicamente poco evolute o composizioni originali. Il fatto che nei generi che frequento ci sia una sorta di regressione sistematica è indicativo! Quando sento dire che non c’è più nulla di buono nella musica attuale, penso che chi lo afferma è vecchio dentro e poco curioso! Il problema della musica come per ogni altra forma d’arte, è che il vecchio è rassicurante, ma ciò che oggi è vecchio ieri era innovativo!

A bene torno all’inizio: l’arte non esiste!

Io sono una artista!

Ma se l’arte non esiste come posso affermare di essere un artista? L’arte non esiste, ma l’artista si!

Un dipinto mentre nasce, è qualcosa di grandioso per chi lo crea, il pennello che danza, una sorta di vibrazione estatica che può comprendere solo chi sa di cosa parlo. Una volta finito per alcuni istanti mantiene inalterata l’energia creativa, poi, piano piano diventa un semplice oggetto!

La composizione che si snoda viva, a volte staccata dal compositore, vive di vita propria, incontra l’essenza del verso, la mistica del colore, si fondono nell’energia che dovrebbe avvolgere le anime defraudate dal senso del divino della creazione.

Ma dove va quell’energia creativa alla fine dell’opera? Resta nel sangue del creatore? O si rannicchia nell’etere in attesa d’essere reclamata dall’animale vibrante che danzando tra atomi e bosoni costruisce stralci d’inesprimibile?

L’ARTE NON ESISTE MA IO PERSONALMENTE NON POTREI VIVERE SENZA DI LEI.

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