NON IN MIO NOME

Non amo le rivoluzioni, ancor meno i rivoluzionari, quelli che vogliono abbattere il potere per conquistarlo a loro volta. I rivoluzionari spesso sono figli di papà che giocano, nel momento che finiscono l’università quasi tutti diventano professionisti, borghesi, e ricordano con malinconia di quando giovani urlavano in piazza, soddisfatti per avere fatto la loro parte. Tanti amici di Lotta continua, sono in mediaset, direttori di banca, giornalisti affermati, politici fiacchi. Ricordo che io operaio frequentavo l’autonomia operaia, e oltre, ricordo le riunioni, con acculturati fenomeni che citavano il mondo operaio ben sapendo che non lo avrebbero mai frequentato.

I comunisti poi mi fanno venire l’orchite, quelli che citano Marx, pure quelli che non lo citano, i comunisti amavano la Russia, sono quelli che detestano la Primavera di Praga, che tennero la bocca chiusa con le morti in Ungheria. Quelli che andavano a studiare in Russia, ben lontani dalla Siberia. Ricordo quando ci fu la catastrofe di chernobil, che nell’Arci che frequentavo, i compagni dicevano che si trattava di propaganda per diffamare l’Unione sovietica. Ricordo con disgusto di quando D’alema baciò l’anello di Woitila, il peggior papa degli ultimi anni, quello che in brasile e in Africa diceva che l’uso del preservativo è peccato, quello che non volle mai licenziare Marcinkus. I Comunisti dopo il concordato voluto da Togliatti, sono diventati cattocomunisti, il peggio del peggio! L’unico governo veramente Laico è stato quello guidato da Craxi, che è stato anche l’unico politico italiano a dire no agli amerikani!

Poi si sono evoluti in comunisti democratici, ovvero novelli democristiani, democristiani che hanno riempito le fila di un partito mai arrivato! Oggi posseggono banche, supermercati, cooperative, schiavi di un capitalismo becero che ne ha minato l’idealismo di Gramsci, che poveretto si sta rivoltando nella tomba!

I comunisti detestavano gli Anarchici, in unione sovietica li mandavano in Siberia quando non li fucilavano!

Certo, uno potrebbe pensare che mi piacciano i fascisti, falso! Detesto questi fenomeni da circo che inneggiano a un deficiente che ha distrutto l’Italia, questi nostalgici che vogliono l’uomo forte, senza capire che una dittatura non ha preferiti o preferenze, e che quindi potrebbero essere tra i dominati. I Leghisti mi danno il vomito, come i Meloniani, in definitiva detesto tutti!

Considero lo stato un esperimento fallito, la burocrattizzazione del sistema rappresenta la morsa con la quale veniamo dominati, e ci avvicina pericolasamente a sistemi feudali. Più uno stato è schiavo della burocrazia e meno è evoluto.

Detesto le forze dell’ordine in buona parte fasciste o perlomeno Leghiste, la loro tracotanza e prepotenza, anche nelle piccole cose, semplicemente l’assegnazione di un posteggio. Si ci sono elementi validi, ma vengono emarginati, comunque i guerrieri dal manganello incorporato vengono selezionati con cura, e mai licenziati o incarcerati.

In realtĂ  detesto quasi tutti, gli abitanti di Facebbok, gli esperti scienziati da televisione, detesto questo governo, il precedente e probabilmente il prossimo. Insomma detesto il concetto stesso di governo.

Io sono il governo di me stesso, uno stato umano indipendente. Accetto di pagare la mia presenza qui in questa cloaca pagando tasse e gabelle varie.

Detesto questo sistema capitalistico disumano che ci ha trasformato in polli d’allevamento, siamo numeri, consumatori consumabili, detesto l’economia globale, e chi la giustifica, non accetto il concetto di nazione, come posso accettare il concetto di unione europea, di nato, onu, tutte sigle perverse che servono per governare la massa e trasformarci tutti in massa influenzabile di consumatori.

Il mondo è stato trasformato in una cloaca di rifiuti, depredato e sfruttato, senza il mio permesso, il mondo è mio! Come mio è il mare avvelenato, come miei fratelli sono i Siriani e le vittime di ogni guerra che non viene fatta in mio nome! Fratelli e sorelle sfruttati dalle grandi multinazionali per permetterci di vivere il nostro benessere da cartolina, perchĂ© per quanto ci lamentiamo, la miseria quella vera è un’altra cosa.

Detesto chi non ama la poesia, chi non la cerca o la considera inutile, detesto l’ignoranza e la supponenza dell’ignorante. In realtà detestando la massa, avendo paura della massa, probabilmente resterò solo con i pochi cari che amo! Rivoglio la Tribù, la comunione dei beni e delle cose, l’eliminazione di ogni religione, ma non della religiosità insita in ogni individuo. O un mondo di rettitudine o nulla!

Amo gli utopici, i sognatori, i romantici, i costruttori di bellezza, solo la bellezza ci salverà, la capacità di riconoscerla, amo chi cerca, chi mette in dubbio, amo gli insicuri gli autistici, amo la fragilità, la bontà mi commuove. La grande e unica rivoluzione è consumare meno, avere meno bisogno dei loro prodotti, e smassificare la massa!

“Chiunque neghi l’autoritĂ  e combatta contro di essa è un anarchico”.

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